
Non lo cercavo, mi ha trovato lui.
Non è un peyote, sia chiaro, ma è comunque un bellissimo viaggio nell'animo umano. In un animo in particolare, per leggerci dentro quelli di tutti però. Fanculopensiero è un libro strano e bellissimo come il suo autore, Maksim Cristan. Uno scrittore di strada, ex manager di successo che ad un certo punto si è perso e si è ritrovato anni dopo a chilometri di distanza. Ad anni luce di distanza.
E' stato un bell'incontro, capitato in un momento in cui in fondo anch'io mi ero perso. Certo non come Maksim, ma nel mio piccolo anch'io un pò di casino in testa me l'ero combinato. Oggi non posso ancora dire di essermi ritrovato, almeno non del tutto. Ma qualcosa si muove e in una direzione che mi piace finalmente. Forse non sarà quella giusta, ormai mi sono abituato a quel sapore amaro di quando scopri di aver sbagliato strada, ma intanto mi dà piacere. E tanto mi basta per adesso.
Fanculopensiero.
Forse non si può dire.
Forse somiglia più a uno slogan che al titolo di un libro.
Forse dà fastidio.
E poi quelle parentesi. Perché?
Ma vi è mai capitato di inseguire un obiettivo e di scoprire che avete impegnato tutte le vostre forze invano, perché quello che cercavate era altrove?
Vi siete mai aggrappati all'orgoglio e all'ambizione finendo per ferire voi stessi e le persone che amate?
Quante volte avete dovuto ammettere che fuori dal cerchio del vostro io non capite granché e giurate, mentendo, di aver cercato una strada negli altri e con gli altri?
Ora fermatevi, smettete per un attimo di fare quello che state facendo, appoggiate per terra questo libro e chiedetevi: "Cos'è che in questo momento vorrei fare più di ogni altra cosa?".
E fatelo.