giovedì, gennaio 29, 2009

Da Lampedusa a Trieste

Sono appena rientrato da Lampedusa. Ho visto la disperazione negli occhi di centinaia di poveri cristi scappati da guerre e fame alla ricerca di un futuro migliore. Ho visto la disperazione negli occhi di una cittadinanza stanca di uno Stato che l'ha dimenticata e che la usa come avamposto contro l'immigrazione clandestina. Nel nome di una politica miope convinta che le espulsioni di massa, il filo spinato e la forza pubblica siano più forti della disperazione che spinge migliaia di persone ad attraversare deserti e a rischiare la vita su un mare buio come la pece.
E' una storia che non conoscerà mai fine...

Ma con la mente e l'indignazione voglio volare dall'altra parte dell'Italia, a Trieste. Dove il Gup, con rito abbreviato, ha condannato tre dei quattro poliziotti che erano accusati dell'omicidio (colposo) di Riccardo Rasman. Sei mesi di reclusione, una miseria per la morte di un ragazzone inoffensivo a cui la natura aveva donato un cuore enorme e la testa di un bambino nel corpo di un gigante. Alla famiglia, beffa che si aggiunge al danno, andranno 20 mila euro di risarcimento. Una vergogna. La sua storia l'avevo raccontata qualche tempo fa in questo post...

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