
Domenica: "Quelli che il calcio... e"
Lunedì all'ora dell'aperitivo: Tg 4
Lunedì appena iniziata la digestione: Antenna 3 Lombardia
Lucky Luciano l'aveva promesso: farò il rompicoglioni. Niente da dire, ci stà riuscendo. Asciugate le lacrime da coccodrillo e ritrovata l'anima ("Me l'hanno rubata" disse il giorno prima di essere interrogato dai carabinieri a Roma) Luciano Moggi imperversa in tv da 48 ore. Senza soluzione di continuità. E dovunque gli capiti di mostrare le terga (sarebbe la faccia, ma l'effetto è lo stesso) la storia è sempre la stessa: pronisti con lingue umide (il pronista è una mutazione genetica del cronista, troppo avvezzo a star a tappetino di fronte al potente di turno) pronti ad ascoltarne i monologhi difensivi. Come se le centinaia di intercettazioni disposte dalla procura di Napoli non avessero detto a sufficienza sulla sua attività di dirigente e sulle sue frequentazioni con arbitri e designatori. Come se due gradi di giustizia sportiva non avessero già chiarito quanto Luciano Moggi e Antonio Giraudo fossero in grado di influire sulla regolarità dei campionati di serie A. Niente. Lucky Luciano dice quello che vuole e guai a contraddirlo, ad incalzarlo, a fargli le domande giuste, a pretendere risposte appena sensate. L'unico che ci prova è Gene Gnocchi, un comico. Povera informazione.
Però, c'è un però. Se Emilio Fede può far quello che vuole con il suo telegiornale (e di conseguenza con la sua faccia, con la sua lingua e la sua dignità), diverso è il discorso per "Quelli che il calcio...", che fino a prova contraria va in onda su Rai 2. Ossia servizio pubblico, e che diamine. Qualcuno spieghi a Simona Ventura e al suo enturage di tristi figuri da Billionaire (a proposito, quante delle persone che sono in quello studio, o ci sono state, hanno rapporti con Lele Mora?) che cosa significhi. Del resto come meravigliarsi: la prima ballerina (ma mi faccia il piacere) di questa edizione è o non è quella Antonella Mosetti che da anni è fidanzata con Davide Lippi? E Davide Lippi, oltre che figlio dell'ex ct della Nazionale e allenatore della Juventus, non è per caso uno dei più famosi collaboratori della Gea? E fra i fondatori di quella stessa Gea (sotto inchiesta a Roma) non c'è per caso Alessandro Moggi, di papà Luciano (Abu Luciano, direbbero gli arabi)?
Tutto torna.... servizio pubblico e uso privato. Qualcuno glielo spieghi.
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