martedì, novembre 21, 2006

Il Biscione fa spesa all'estero?


Oggi non tedierò nessuno con squallide storie di servizi segreti, barbe finte e veri furbi. Della "defenestrazione" di Niccolò Pollari sono pieni i giornali, delle foto dei nuovi vertici di Sismi, Sisde e Cesis sono piene le home di tutti i siti Internet. Per cui passo avanti e vi segnalo un articolo molto interessante apparso ieri nelle pagine economiche del quotidiano spagnolo El Pais. Dispiace solo che certe notizie, pur riguardando l'Italia, dobbiamo leggerle su un giornale straniero. Ma si sa, un pò per faziosità di parte (di entrambe le parti ad essere onesti) un po' perché a forza di conviverci sembra quasi diventato usuale anche il conflitto di interessi, da noi s'è persa quasi la capacità di farsi ancora certe domande. Che guarda caso sono spesso scomode. In ogni caso ringrazio Francesco per la segnalazione.

Stando a quanto scrive El Pais, "fallito il tentativo di partecipare all'asta per l'acquisto del 50,5% di Pro Sieben-Sat1 in Germania, il primo gruppo televisivo commerciale in Germania" Mediaset sembra comunque intenzionata a fare shopping all'estero. Tanto che soltanto la settimana scorsa ha di nuovo manifestato il suo interesse per Endemol, il gruppo Olandese proprietario di format quali "Il Grande fratello" (sic), di cui attualmente è azionista di maggioranza (con il 75%) la spagnola Telephonica. "Endemol ha un valore di mercato stimato attorno ai 1.100 milion di euro - scrive El Pais - mentre l'avventura tedesca sarebbe costata più di 3000 miliardi. Il che dà un'idea delle risorse di cui dispone il gruppo Berlusconi. Mediaset infatti l'anno passato ha ottenuto guadagni per 603 milioni di euro e nel 2006 si avvicinerà ai 550 milioni".
Ma perchè il Biscione sembra improvvisamente interessato a quanto succede all'estero se le cose vanno tanto bene in Italia? "L'intenzione di investire all'estero - secondo il quotidiano spagnolo - è rafforzata dal progetto di legge di riforma televisiva elaborato dal governo Prodi. Il centrosinistra vuole infatti porre rimedio alll'egemonia di Silvio Berlusconi sul mercato pubblicitario italiano, attraverso la concessionaria Publitalia, e al dupolio di Mediaset e del servizio pubblico Rai, che assieme assorbono il 90% degli spot televisivi, il 50% del totale del mercato pubblicitario e l'85% dell'audience". Prosegue El Pais: "Berlusconi ha detto che se verrà approvata la legge, Mediaset sarà costretta chiudere. Non è certo, però di sicuro si aprirà una maggiore possibilità per la concorrenza: un canale Mediaset (Rete4) e uno Rai (probabilmente Rai3) dovranno infatti passare anticipatamente al sistema digitale terrestre, il che libererà frequenze per nuovi gruppi privati".
Ma Mediaset, secondo il quotidiano spagnolo, accusa anche il governo di voler favorire (attraverso la riforma Gentiloni) la tv satellitare Sky "sottolinenando ogni volta che può la condizione di "straniera" del gruppo dell'australiano Murdoch senza però accorgersi, evidentemente, che anche Telecinco lo sarebbe per la Spagna".

Domanda facile facile: possibile che il conflitto di interessi di Silvio Berlusconi sia così grande da vedersi in Spagna ma non Italia? Possibile che la Spagna capisca quanto l'Italia abbia bisogno di una legge seria di riforma del sistema televisivo e qui da noi le oche capitoline continuano a nascondersi dietro al dito della vendetta comunista contro l'ex premier?

Povera Italia.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Caro Massimo,
l'anomalia italiana è sotto gli occhi di tutti i paesi europei, così come sotto gli occhi di tutti è il conflitto di interessi tra lo straordinario potentato economico di Berlusconi ed il ruolo politico di quest'ultimo.
In nessun paese democratico un uomo del genere potrebbe rivestire incarichi parlamentari, mentre da noi ha guidato il governo per 5 anni (più il periodo di due legislature fa).
Il dettato della legge Gentiloni è tutt'altro che punitivo, anzi... ma qui da noi non esiste più informazione, esiste solo propaganda prezzolata.

Ti abbraccio.