
Ma alle accuse dei politici De Magistris, come Woodcock del resto, in un certo senso c’è già abituato. Campione della “guerra” condotta contro il sostituto procuratore di Catanzaro è l’ex senatore di An Ettore Bucciero, avvocato penalista eletto a Bari. Il quale nel corso della scorsa legislatura (guardacaso dopo l’apertura dell’inchiesta “Poseidone”) ha presentato ben due interrogazioni al ministro della Giustizia Castelli per sollecitare l’invio a Catanzaro degli ispettori per verificare se da parte di De Magistris non ci fosse la «deliberata determinazione di colpire con lo strumento giudiziario settori della vita pubblica dei quali non condivide le scelte politiche». Pretese puntualmente soddisfatte dal ministro leghista che ha inviato ben due ispezioni (gennaio e novembre 2006). Ma le richieste di Bucciero sono state rinnovate nel novembre scorso anche da una trentina di parlamentari del centrodestra che a Mastella hanno denunciato la «serie ulteriore di condotte assolutamente distoniche» del sostituto procuratore. In poche parole, secondo il centrodestra, De Magistris perseguirebbe finalità politiche. Un’accusa curiosa considerando che fra le persone rimaste coinvolte nelle molte inchieste condotte da De Magistris figurano anche l’attuale presidente della Regione Agazio Loiero (indagato per alcuni appalti nella sanità), il vicepresidente diessino Nicola Adamo e sua moglie Enza Bruno Bossio (l’accusa è di truffa, associazione a delinquere e abuso di potere in merito ad alcuni appalti). Ed è di poche settimane fa la notizia dell’apertura dell’inchiesta che vede coinvolti (nel registro degli indagati anche il diessino Filippo Bubbico e il senatore di An Nicola Buccico) addirittura tre magistrati lucani che avrebbero fatto parte, secondo i pm di Catanzaro, di un “comitato d’affari” che agiva in Basilicata. «De Magistris non è imparziale», accusava un anno fa il parlamentare di Fi Basilio Germanà presentando l’ennesima interpellanza al ministro della Giustizia e invocando l’intervento del «Capo dell’Ufficio di Procura catanzarese». Resta da vedere se proprio quest’ultimo, Mariano Lombardi, lo fosse davero quando due giorni ha revocato al sostituto l’inchiesta Poseidone. Specie in considerazione del fatto che il figlio della sua compagnia è socio in una immobiliare con quell’onorevole Pittelli che oggi è al tempo stesso accusato e grande accusatore. «Ma io sono sereno - ha commentato ieri De Magistris - risponderò con azioni concrete ad un atto che considero grave».
Massimo Solani l'Unità, 31 marzo 2006
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