
A Clementina Forleo è andata meglio di quanto non capitò a Luigi De Magistris. Assolta - "perchè il fatto non costutuisce reato" - dalla sezione disciplinare del Csm. E una vittoria importante per il gip di Milano, ma la guerra non è finita. Su di lei pesa ancora una richiesta di trasferimento da Milano per incompatibilità ambientale (il Plenum del Csm deciderà pesto) e una azione disciplinare promossa dalla procura generale della Cassazione. Ho fissato i suoi occhi mentre ascoltava la sentenza letta da Mancino: erano gli occhi di una donna felice. Era commossa. «Avere fiducia nella
giustizia prima o poi ripaga», ha detto uscendo dall'aula Bachelet. «Se si ha onestà e dignità di andare avanti fino in fondo senza cedere di fronte a nulla - ha proseguito - la verità viene fuori. Ora, siccome il tempo è galantuomo spero che anche il collega Luigi De Magistris abbia prima o poi giustizia».
Lo speriamo anche noi, Clementina.
P.S. Vorrei parlare del nuovo Lodo Schifani (Lodo Alfano? Lodo Ghedini? come si chiama sta nuova porcata?) ma preferisco lasciar perdere. Mi tengo quel poco di buono questa giornata ci ha dato.
1 commento:
La Magistratura, con tutti i suoi difetti, è quel ramo delle istituzioni che conserva la maggiore dignità. Ovvio che B. cerchi di metterla all'angolo.
Venendo allo specifico di Clementina Forleo, credo sia una donna integerrima. Forse è stata un po' "pasticciona" (cfr. la vicenda D'Alema), ma non per questo si può dubitare della sua correttezza (lo stesso discorso vale per De Magistris).
Infine, una considerazione su Alfano. Ma che potere decisionale ha questo ragazzo messo a fare il Ministro della Giustizia?
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